Il Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro è stato inaugurato nel 2004. Ricordo esattamente il giorno dell’inaugurazione, era un sabato pomeriggio caldissimo e tutta la zona circostante era affollatissima di persone, il traffico poi, non ne parliamo.
Il 22 maggio 2004 era il giorno del mio diciannovesimo compleanno e l’amministrazione provinciale, con la riqualificazione ambientale dell’azienda che apparteneva alla Scuola Agraria, mi ha regalato una delle bellezze assolute della città, un parco che frequento quotidianamente per una semplice passeggiata dopo cena d’estate o per l’ora e mezza di camminata veloce, un parco che nonostante la distanza e gli anni che passano conserva le confessioni tra amiche vedendoci ridere, piangere, leggere, studiare, rilassare dopo un esame all’università, divertirsi e provare la nuova macchina fotografica.
Per i suoi 15 anni oggi invece voglio contraccambiare il regalo e condividere una mini guida al Parco della Biodiversità di Catanzaro.
Cosa trovate in questo post
Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro: un’area verde per tutta la famiglia
Per noi catanzaresi, a qualsiasi ora del giorno, è la meta ideale in ogni stagione per trascorrere qualche ora in solitaria, in coppia o con la famiglia all’aperto.
Nel parco sono presenti varie aree giochi che coprono tutte le fasce di età dei bambini. I ragazzi invece possono giocare a ping pong, pallacanestro o provare a trovare la via d’uscita nel labirinto.
Parco della Biodiversità Mediterranea: 10 cose da non perdere
Il Parco della Biodiversità è una delle principali attrazioni da visitare a Catanzaro se siete in vacanza nella Costa degli Aranci.
I viali del Parco
Passeggiando nel parco percorrerete una varietà di viali. Il Viale dei Carrubi ti porta dall’area giochi nella parte superiore da cui si gode una bellissima vista panoramica sul Parco. In primavera, ricoperto di glicine, il tunnel degli innamorati si tinge di lilla, e il Belvedere di Romeo e Giulietta e il Belvedere della luna sono ancora più romantici. Il Viale dei Ciliegi conduce verso il laghetto dei cigni e tra tanti ancora, il Viale dei Giardini acquatici e il Sentiero dei Corbezzoli.
Il laghetto dei cigni e delle ninfee
Il laghetto dei cigni è una forte attrazione non solo per i piccoli. Ogni volta che passiamo davanti è impossibile non fermarsi a fotografare i cigni, le papere e le anatre. Di sera il laghetto è ancora più affascinante con il mix di luci colorate. Accanto al laghetto si possono vedere anche due pavoni.
Il parco internazionale della scultura
Passeggiare nel Parco della Biodivesità Mediterranea è un tuffo nell’arte contemporanea grazie alle 25 opere che ne fanno un progetto in progress e tra le quali spiccano:
- Uomo e Ballerina di Stephan Balkenhol;
- Cast Glances di Tony Cragg;
- Concrete Mixer di Wim Delvoye;
- L’uomo che misura le nuvole di Jan Fabre;
- Seven Times di Antony Gormley;
- Testimoni di Mimmo Paladino;
- Totem di Marc Quinn;
- Electric Kisses di Dennis Oppenheim;
- Betoniera di Wim Delvoye
- I Templi cambiano – Terzo Paradiso e Love Difference – Le sponde del Mediterraneo di Michelangelo Pistoletto;
- Il mio pensiero libero di Gianfranco Meggiato.
La Valle dei Mulini
La Valle dei Mulini è la mia zona preferita. E’ qui che trascorro la maggior parte del tempo nell’immenso silenzio del parco. La Valle dei Mulini, frequentata come area fitness, si snoda tra il centro ippico omonimo e la parte sottostante all’Ospedale Ciaccio. Lungo il percorso si possono ammirare i daini e i cervi, la baita dei mulini, il Poggio di San Francesco, l’antico acquedotto e una vista panoramica sulla Valle della Fiumarella con il caratteristico ponte ferroviario.
Nella valle dei Mulini si può fare trekking nei tre sentieri: il Grande Anello del Parco, l’Anello Antico Acquedotto e l’Anello delle Miniere.
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Il Poggio di San Francesco
Da qualche anno lungo il percorso di jogging è stato realizzata un’area spirituale insieme a quella che si trova all’inizio del percorso con la statua di una madonnina. Nel Poggio all’interno di un incavo si trova una grande statua di San Francesco di Paola.
La flora
L’area verde del parco è costituita da oltre 20.000 specie di piante da siepi e tappezzanti, piante ad alto fusto, specie arboree e piante acquatiche.
La fauna
Tra gli animali che si possono ammirare all’interno del Parco della Biodiversità Mediterranea sono presenti gli scoiattoli e i conigli nani con le loro tane e casette sugli alberi, il gufo reale, pappagallini di varie specie, aquile e civette, gru coronate e il grifone del Pollino, aironi e cicogne. Nella Valle dei Mulini si trovano invece i daini.
Il Parco ospita anche il Centro Recupero degli animali selvatici (C.R.A.S.) che accoglie gli animali in difficoltà. Dopo esser stati curati e seguiti nel percorso di riabilitazione gli animali sono reinseriti nel loro habitat naturale.
Il Giardino all’italiana
Prima di entrare nel Musmi concedetevi qualche attimo nel giardino all’italiana e salutate un curioso pappagallino che parla.
Il Musmi
Nel Museo storico Militare Brigata Catanzaro, conosciuto come Musmi, si possono ammirare armi, divise e cimeli che ripercorrono gli anni dal periodo napoleonico alla seconda guerra mondiale. Il primo piano ci catapulta nell’era Garibaldina e nell’impero Napoleonico con la battaglia di Waterloo in miniatura. Nel secondo piano invece si passa alle due guerre mondiali dove colpisce in particolar modo la riproduzione di una trincea con tanto di manichini ed effetti sonori.
Settembre al Parco
Con il rientro in città dalle vacanze estive il Parco della Biodiversità è gremito di persone grazie all’evento Settembre al Parco che allieta le nostre serate con musica, teatro ed eventi culturali.
Orari di apertura del Parco
Il Parco della Biodiversità Mediterranea è aperto dalle 7.00 alle 24.00 in inverno e fino alle 01.30 in estate.
Il Parco è dotato di aree pic nic, tavolini e bar-pizzeria e durante l’estate è attivo il Trenino del Parco.
I due accessi principali sono in via Vinicio Cortese nella zona sud (Istituto Tecnico Agrario) e all’ingresso dell’Ospedale Ciaccio nella zona nord.
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Post aggiornato al 8 Giugno 2020 da Maria Rita